RUTIGLIANO SIAMO NOI! CUSTODI-AMIAMOLA
Quando molti additano verso il diverso e sentono che la Res Publica sia qualcosa che non appartiene a ciascuno, alla nostra storia, alla nostra vita, noi scegliamo di impegnare le nostre energie e le nostre risorse nell’educazione.
L’educazione custodisce la città perché spera. E sperando la consegna nella mani di donne e uomini di buona volontà capaci di amare, che è accogliere. Accogliere la città per cambiarla, custodirla, farci noi stessi città. Non solo cittadini, dunque. Ma noi stessi città. Farci piazza per aggregare, albero per offrire ristoro, torre per guardare lontano. Scegliamo di farci città, vale a dire comunità. Comunità che educa ai beni comuni e al Bene comune. Comunità che sa sporcarsi le mani del lavoro e la testa di un pensiero che sappia generare azione, per il cambiamento. Scegliamo di farci città perché è l’unico modo che amiamo per fare politica. Scegliamo di farci annunciatori del Bene, del Vero, del Bello e di gridarlo nella piazza. Scegliamo, quindi, di scegliere. Scegliere di essere il volto della città, quella che soffre per i suoi figli che partono, quella che cresce per i suoi figli che restano e fa festa per quello che ritornano. Una città che batte il cuore del centro storico e irrora le periferie.
Scegliamo di amare e custodire la città. E per farlo ci impegniamo nell’educazione che porta a conoscere la città, che porta - ancora - ad amarla.
La nostra città non è il nostro spazio, è il nostro “luogo”, che ha connotazione emotiva, intorno al quale abbiamo costruito un significato, depositato un ricordo. La nostra città deve accendere ciò ch’è insito in noi, custodisce i nostri valori personali. Non dobbiamo aver paura di osservarla con l’anima, di averne cura, di dedicarle un pezzo di noi stessi, ma soprattutto di alzare la voce per difendere il nostro luogo. Diventiamo protagonisti della nostra città. Un problema grande, suddiviso per tutta la comunità, diventa un granello di polvere.
Agesci Rutigliano 1